Come funzionano le forcelle delle moto
Praticamente la maggior parte delle moto, tranne alcune BMW e alcune rare moto da corsa, come la Bimota Tesi, utilizzano le forcelle telescopiche.
Perché le forcelle sono così efficaci?
Per rispondere in modo breve e conciso, perché sono semplici. In ogni tubo della forcella c’è una molla che sostiene il peso della moto e permette alla ruota di reagire alle irregolarità del terreno, e un sistema di smorzamento che impedisce alla moto di andare su e giù in modo quasi incontrollato.
Di cosa è fatta la molla?
Come ci si può aspettare, anche in questo caso la risposta è quella più semplice e comune: ogni molla è costituita da una singola bobina di acciaio normale. Cambiando il diametro del filo e il numero di giri è possibile modificare il tasso di elasticità, che descrive quanta forza è necessaria per deflettere la molla di una determinata quantità. Un tasso di elasticità di 10N/mm significa che occorrono 10N di forza per comprimere la molla di 1 mm.
Poi ci sono le combinazioni di molle. Per esempio, si può avere una molla principale che svolge la maggior parte del lavoro e, quando le forcelle si comprimono di una certa entità, colpiscono un’altra molla più corta che entra in gioco, irrigidendo le forcelle.
Le molle progressive utilizzano variazioni negli avvolgimenti per creare l’effetto di più molle. Man mano che la molla si comprime, gli avvolgimenti più densi finiscono per unirsi in un blocco solido, aumentando di fatto il tasso di elasticità della molla.
Perché è così importante il tasso di elasticità della molla?
Se le molle sono troppo morbide si potrebbero comprimere così tanto che le spire si urtano l’una con l’altra, annullando di fatto l’effetto molla con ovvi disagi per il guidatore. Al contrario, se le molle sono troppo dure, ogni piccola asperità del terreno viene trasmessa quasi direttamente al guidatore, anche in questo caso con evidenti disagi. In entrambi i casi descritti, le forcelle non lavorano per tutta la loro corsa, di conseguenza lo smorzamento non può funzionare correttamente.
Cos’è il precarico?
Come suggerisce il nome, è la quantità di carico presente sulla molla quando le forcelle sono completamente estese. Senza di esso, una volta tolta la moto dal cavalletto centrale, le forcelle si abbasserebbero troppo, consumando gran parte della corsa della sospensione. Precaricate, dovrebbero invece scendere di circa un quarto della corsa se il sistema è stato impostato correttamente. Il precarico, tuttavia, non altera la velocità della molla, ma cambia solo il punto in cui avviene l’azione della forcella, che si usa per regolare l’altezza di marcia. È possibile modificare la velocità della molla solo cambiando le molle.
Come viene realizzato lo smorzamento?
Lo smorzamento è essenziale per evitare che la moto continui a muoversi in su ed in giù in seguito ad un’irregolarità del terreno. Lo smorzamento è realizzato con meccanismi diversi, come ad esempio quello con una barra smorzatrice, sistema più semplice ed economico, o con una cartuccia, sistema dalle prestazioni migliori.
Sopra è rappresentata una forcella Showa a funzioni separate di una KX250 da cross, con un lato che ospita la molla e il precarico, mentre l’altro ospita lo smorzatore.
Nel sistema realizzato con una barra smorzatrice quando le forcelle si comprimono il pistone dello smorzatore presente all’interno delle forcelle spinge l’olio attraverso vari fori, rallentando (cioè smorzando) il movimento. Quando le forcelle rimbalzano, l’olio passa attraverso un’altra serie di fori, smorzando di nuovo il movimento, di solito in misura maggiore, perché si desidera uno smorzamento in compressione inferiore a quello in estensione.
I sistemi di smorzamento a cartucce utilizzano invece una serie di spessori di dimensioni diverse per controllare il flusso dell’olio all’interno della cartuccia. Alle basse velocità l’olio piega lo spessore più debole e fuoriesce un po’, controllando delicatamente il movimento. Se si colpisce un marciapiede, l’improvviso scossone costringe l’olio a piegare tutti gli spessori e si ottiene un flusso massiccio, che consente alle forcelle di salire rapidamente. Le forcelle a cartuccia hanno anche il vantaggio di poter disporre di regolatori per controllare lo smorzamento in compressione (di solito nella parte inferiore del gambale della forcella) e in estensione (nella parte superiore), e persino di variare i tassi di smorzamento alle basse ed alle alte velocità.
In definitiva le forcelle, seppur meccanismi relativamente semplici, sono una parte fondamentale del comfort di guida, indipendentemente dal tipo di percorso o di strada che si percorre normalmente.
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